Li abbiamo visti solo nei film di fantascienza, ma presto potrebbero diventare realtà. Stiamo parlando dei taxi volanti.
Se vogliamo che gli aerotaxi circolano sulle strade, saranno necessarie norme rigorose sul traffico. Ora, la NASA e Uber hanno unito le forze per capire come organizzare i taxi volanti (e altri droni) nel quadro del traffico aereo sopra le grandi città.
L’urbanizzazione è un fenomeno in continua espansione, tanto che stanno emergendo nuovi modi di pensare l’urbanistica, in particolare per quanto riguarda i trasporti. Forse non siamo ancora pronti per i veicoli volanti in città, ma potrebbe arrivare un altro mezzo di trasporto: i taxi volanti.
L’8 e il 9 maggio 2018 si è tenuto a Los Angeles il summit denominato Uber Elevate. In quell’occasione, Uber ha presentato il suo futuro servizio di trasporto aereo chiamato UberAir sostenuto da due enormi istituzioni americane, ovvero la NASA e l’esercito americano.
Tuttavia la tecnologia non è ancora finalizzata, così come non lo sono ancora le infrastrutture di accoglienza e la legislazione. Si tratta di viaggi aerei brevi e rapidi in aria e in ambienti urbani, uno degli obiettivi è quello di alleviare la congestione del traffico a terra.
La gestione di questo nuovo traffico deve però beneficiare di una legislazione adeguata, una sorta di “codice dell’aria”. Si tratta infatti di regolamentare questo traffico e di monitorarlo, offrendo al tempo stesso sostegno alle compagnie di assicurazione che si posizioneranno per coprire i rischi.
La NASA e Uber stanno quindi attualmente discutendo lo sviluppo di questo nuovo regolamento e hanno siglato una partnership sotto forma di un nuovo accordo, come spiegato in un comunicato stampa della NASA pubblicato il 9 maggio 2018.
Questo ha lo scopo di esplorare tecnologie e altri concetti correlati alla mobilità aerea urbana. Secondo i piani i primi voli dimostrativi di UberAir erano previsti per il 2020, mentre la commercializzazione del servizio per il 2023. Ci siamo!
Sempre secondo i piani questo tipo di trasporto apparirà probabilmente intorno al 2040-2050. L’accordo in questione consentirà di valutare gli impatti legati ai diversi veicoli volanti nell’ambiente urbano dove i tassi di popolazione sono logicamente elevati.
Si parla di valutare diversi veicoli, siano essi droni per le consegne o aerei a decollo/atterraggio verticale contenenti passeggeri. L’obiettivo è fornire una sicurezza infallibile evitando l’inquinamento acustico o l’interruzione dell’attuale controllo del traffico aereo. Dunque, ci siamo: la fantascienza diventerà realtà!
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