Cos’è il long-raffreddore e perché potrebbe durare mesi dopo l’infezione: sintomi e come prevenirlo

Quali sono le caratteristiche del long-raffreddore, le possibile cause e le conseguenze della malattia da non sottovalutare

Una delle conseguenze del infezione da Covid 19 è senza dubbio la persistenza di alcuni sintomi a lungo termine dalla conclusione della fase acuta della malattia. Si tratta di manifestazioni che si presentano per molto tempo dopo la negatività registrata al test.

long raffreddore cos'è
Cos’è il long-raffreddore e perché potrebbe durare mesi dopo l’infezione: sintomi e come prevenirlo-Newsmania.it

I sintomi che maggiormente sono registrati da quanti hanno avuto un’infezione respiratoria acuta Covid sono diversi: dalla difficoltà di concentrazione, ai disturbi del sonno e difficoltà ad addormentarsi, dai problemi al gusto alla perdita dei capelli, dalle modificazioni nella voce al battito cardiaco accelerato inconsueto. Si parla di sintomi che non abbandonano quanti sono stati infetti da Covid e descrivono una sintomatologia definita long Covid, proprio per gli effetti prolungati nel tempo.

Anche i sintomi del long raffreddore possono durare a lungo

Ma, non soltanto il Covid 19 ha la caratteristica di avere degli strascichi per possono manifestarsi anche dopo molte settimane la negatività dei test. Anche quanti hanno subito infezioni respiratorie acute non Covid manifestano sintomi ben dopo la conclusione della malattia. Quanti sono stati colpite da infezioni come raffreddore, influenza o polmonite continuano ad avere problemi per molto tempo.

raffreddori sintomi lunghi
I sintomi possono protrarsi per molte settimane-Newsmania.it

I sintomi sono simili a quelli del cosiddetto long Covid, con l’eccezione della perdita dei capelli e dei problemi al gusto.  Le caratteristiche più comuni sono tosse acuta, diarrea, problemi gastrointestinali e dolori addominali mostrati ben 11 settimane dopo l’infezione principale. Queste manifestazioni a lungo termine sono state documentate da uno studio della Quenn Mary University di Londra.

I ricercatori dell’istituto britannico hanno studiato e confrontato i dati clinici di 10.171 pazienti mettendo in  parallelo i sintomi a lungo termine di persone ammalate di Covid con quelli di malati di infezioni respiratorie acute. I risultati dimostrano che ambedue i gruppi mostrano la persistenza di sintomi anche dopo la conclusione della malattia stessa.

Emerge sempre più chiaramente che purtroppo queste infezioni lasciano impatti sulla salute dei pazienti anche dopo  la fine della fase acuta e che non possono essere sottovalutati per gli effetti sulle condizioni generali di chi ne soffre. Inoltre la persistenza è preoccupante, anche 11 settimane dall’infezione vera e propria.

Al momento attuale, se è riconosciuta la gravità dei sintomi a lungo termine del Covid con strascichi che debilitano i pazienti per periodi molto lunghi, non si hanno dati sufficienti per quanto concerne le infezioni respiratorie acute (raffreddori, influenza, polmonite) per valutarne gli impatti, ma certo non sono da sottovalutare anche per la loro durata.

Impostazioni privacy