Nazionale, per Spalletti è già prova del 9: le novità attese con l’Ucraina e oltre

L’Italia di Luciano Spalletti affronterà l’Ucraina in una sfida che sembra già dentro-fuori: Spalletti dovrà già fare scelte molto difficili

Non è stato di certo un esordio indimenticabile, quello di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana contro la Macedonia del Nord. Buoni spunti nel primo tempo e quel gol anche un po’ casuale di Ciro Immobile ad inizio ripresa e poi tanta confusione.

Luciano Spalletti problemi Nazionale
Già diverse gatte da pelare per Luciano Spalletti (AnsaFoto) – newsmania.it

La squadra che si è sfilacciata e ha pagato dazio dal punto di vista fisico giocando gli ultimi 20-25 minuti in apnea, fino poi a concedere una punizione evitabile a Bardhi che poi, da specialista qual è, ha trasformato lasciando inerme un colpevole Donnarumma. Quello preso dall’Italia a Skopjie non è soltanto un punto che non fa classifica, un punto che anzi complica ulteriormente le chance qualificazione degli azzurri, ma è anche la dimostrazione che, sulle macerie della gestione Mancini, Spalletti avrà tantissimo da lavorare.

Una piccola rivoluzione proprio come quella che il Mancio operò quando subentrò a Ventura. Non tanto nei moduli stavolta quanto negli uomini. Ci saranno scelte difficili da fare, scelte a volte impopolari che dovranno dare una scossa a chi si è seduto e rinnovare in alcuni ruoli, sostituendo chi è a fine ciclo con lungimiranza e una bella dose di coraggio. Caratteristiche che di certo non mancano a Luciano Spalletti che comunque ha già lasciato intravedere la sua impronta su questo gruppo. Alle prossime partite il compito di spazzare via la ruggine e iniziare finalmente con la nuova gestione.

L’Ucraina è già una prova del 9: le scelte difficili di Spalletti

Spalletti in carriera è sempre stato quello delle scelte difficili, talvolta impopolari ma che poi alla lunga si sono rivelate necessarie. Chissà se farà così anche con la Nazionale. Il primo totem da scalfire è quello relativo al portiere: sono anni ormai che Gigio Donnarumma non riesce più a rispettare il livello che dovrebbe garantire e adesso, a 24 anni e dopo 55 presenze, sembra arrivato il momento di sedersi un attimo a riflettere e cercare di ritrovarsi.

Le alternative nel ruolo di certo non mancano, a partire dal Vicario che si è già preso il Tottenham al campione d’Italia Meret, per il quale naturalmente il mister ha una predilezione particolare. Chissà che alla fine non sia proprio lui a spuntarla, ma la sensazione è che presto l’epoca Gigio finirà, o quantomeno andrà un po’ in naftalina.

Donnarumma panchina Italia
Donnarumma fra i principali imputati (AnsaFoto) – newsmania.it

Altra nota dolente è sicuramente Nicolò Zaniolo. Entrato in campo svogliato e a tratti presuntuoso, dal suo fallo ingenuo al limite nasce il gol su punizione di Bardhi. In quel ruolo c’è di meglio, da Chiesa a Berardi, e per scalare le gerarchie l’ex enfant prodige dovrà fare molto, molto di più.

E chiudiamo proprio con il capitano, quel Ciro Immobile che in realtà il suo golletto con la Macedonia l’ha anche segnato. Ma nel complesso c’è la sensazione che un ciclo si sia chiuso e che lì davanti si possa fare molto meglio. Dal “nuovo 10” Raspadori al ritrovato Scamacca, dall’oriundo Retegui ai godot Colombo, Bonazzoli, Pinamonti e compagnia, qualcosa all’orizzonte si intravede fra i giovani attaccanti. Spalletti poi con i centravanti è sempre stato molto incisivo: chissà che finalmente non servirà lui per “svegliare” i tanti giovani azzurri dormienti e trovare finalmente un 9 degno di questa gloriosa maglia.

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