Cibo stampato in 3D nei supermercati italiani: di cosa si tratta e quanto costa

La stampa 3D sta rivoluzionando non solo molti settori tecnologici, ma anche quello alimentare: fra poco arriverà il cibo stampato in 3D.

Questa innovativa tecnologia viene utilizzata addirittura nell’ingegneria aerospaziale, grazie alla sua capacità di stampare in 3D alcune parti del motore di un razzo. E non solo: le applicazioni sono innumerevoli, poiché questa speciale stampa è in grado di creare strutture e forme impossibili da ottenere con i metodi tradizionali. Ma qual è la sua origine?

arriva il cibo stampato in 3d
Arriva il cibo stampato in 3D, ecco cosa sta succedendo- Newsmania.it

Nonostante appaia come una tecnologia futuristica e fantascientifica, la stampa 3D fu inventata negli anni ’80 dall’ingegnere e inventore Chuck Hull, il quale concepì la tecnica della stereolitografia.In altre parole, creò il metodo per ottenere degli oggetti sovrapponendo materiali: inizialmente utilizzando una resina fotosensibile, poi nel 1986 altri inventori scelsero di utilizzare il nylon anziché la resina.

Arriva il cibo stampato in 3D

Per la prima volta nei supermercati italiani arriverà il cibo stampato in 3D, che riempirà di gioia molti vegani. Nell’attuale epoca tutto si sta lentamente trasformando in “sostenibile”: l’energia, le automobili, i prodotti industriali e ora anche il cibo devono essere tutti “sostenibili” per salvaguardare l’ambiente. Infatti, il cambiamento climatico sta letteralmente rivoluzionando il mondo e la vita quotidiana di milioni di persone.

Pertanto, per poter mitigare gli effetti del climate change bisogna adeguarsi ai tempi, e al contempo creare prodotti in grado di non inquinare ulteriormente l’atmosfera terrestre. Perciò, secondo gli esperti il cibo del futuro sarà necessariamente sostenibile, in modo particolare stampato in 3D.

arriva il cibo stampato in 3d è un salmone
Il trancio di salmone è il primo alimento stampato in 3d- Newsmania.it

Recentemente, una giovane start-up nata nel 2020 e chiamata Revo Foods, è riuscita addirittura a stampare in 3D un trancio di salmone, il quale potrebbe essere venduto a breve nei supermercati italiani. Tuttavia, è piuttosto difficile distinguere il salmone tradizionale da quello realizzato dalla giovane start-up, poiché entrambi possiedono il medesimo colore e la stessa forma.

E non solo: persino le venature sono paragonabili a quelle del pesce tradizionale. Pertanto, ciò che spaventa maggiormente il consumatore sono gli ingredienti e il contenuto di questa sostanza stampata in 3D. Infatti, al suo interno non c’è neanche una briciola che provenga dal vero salmone: la start-up ha quindi inserito un insieme di microproteine, le quali vengono stampate in modo tale da somigliare il più possibile ad un vero trancio di salmone.

Ad ogni modo, nei supermercati è già arrivato il salmone vegano in busta, ma non la versione stampata in 3D. Per la precisione, il pesce creato da Revo Foods oltre a contenere microproteine è costituito anche da albuminoidi, i quali derivano dai funghi. E voi cosa ne pensate?

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