Dichiarazione 730, le spese veterinarie sono detraibili? Soltanto in questi casi

In merito alla dichiarazione 730, in molti si chiedono se le spese veterinarie siano detraibili oppure no. Ecco cosa sapere al riguardo.

Come già saprete, la dichiarazione 730 altro non è che un documento grazie al quale il lavoratore dipendente e il pensionato dichiarano i propri dati reddituali. In questo modo possono beneficiare del pagamento dell’Irpef eventualmente dovuta per le spese fiscali effettuate.

Le spese veterinarie sono detraibili con la dichiarazione 730?
In molti si chiedono se le spese veterinarie siano detraibili oppure no, facciamo chiarezza – Newsmania.it

A tal proposito, in molti si chiedono se le spese veterinarie rientrino tra quelle detraibili oppure no. Di seguito vi sveliamo tutto ciò che c’è da sapere al riguardo al fine di fare chiarezza in merito ad una situazione in cui si ritrovano molti italiani.

Dichiarazione 730, le spese veterinarie sono detraibili?

Chi possiede un animale domestico sa quanto può essere oneroso prendersi cura della loro salute. A tal proposito, può essere utile sapere se sia possibile recuperare l’importo speso inserendo i dati all’interno del 730. Tra vaccinazioni e problemi di salute vari, infatti, spesso ci si ritrova a dover spendere anche molti soldi per poter assistere al meglio il proprio animale. In questo senso, la possibilità di beneficiare delle detrazioni per le spese veterinarie rappresenta senza ombra di dubbio una buona notizia per i possessori.

Le visite veterinarie sono detraibili?
E’ possibile detrarre le spese veterinarie mediante la dichiarazione 730 – Newsmania.it

Tanto per cominciare, bisogna dire che la legge prevede la possibilità di detrarre le spese veterinari a patto che si rientri in alcuni limiti ben precisi e si rispettino determinate condizioni. Tra le spese veterinarie detraibili troviamo quelle per:

  • visite,
  • analisi,
  • esami di laboratorio,
  • ricoveri ed interventi chirurgici,
  • farmaci.

Laddove le spese eseguite non dovessero comparire all’interno della dichiarazione precompilata, sarà compito del contribuente inserirle. Di conseguenza, si consiglia di conservare sempre ricevute, scontrini e fatture da poter mostrare in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Proprio per tale ragione, dunque, è bene effettuare ogni pagamento utilizzando mezzi tracciabili come, ad esempio, il bonifico, il bancomat o la carta di credito.

In riferimento alle tipologie di animale per i quali spetta la detraibilità, poi, essi sono indicati espressamente dalla legge. In particolare, il riferimento è agli animali domestici da compagnia e d’affezione, con l’esclusione di quelli da allevamento o comunque destinati al consumo alimentare. Oltre a ciò, è importante sapere che nel momento in cui le spese sostenute non raggiungono la cifra fissata a 129,11 euro, non beneficeranno di detrazione.

Dalla predetta cifra in poi invece la detrazione riguarderà il 19 per cento dell’importo. Non solo, bisogna precisare anche che è previsto un limite massimo di spesa fissato in 550 euro. In conclusione, va detto che l’Agenzia delle Entrate non ha previsto alcun limite massimo per quanto riguarda il numero di animali posseduti. In poche parole, le spese veterinarie sono detraibili per ognuno di essi a patto che non si superi l’importo massimo detraibile di cui sopra.

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