Nessuno se la sentirebbe di fare a meno del riscaldamento in inverno. Le conseguenze che avrebbe sull’organismo potrebbero rivelarsi molto gravi per la salute.
L’autunno avanza e anche se per ora le temperature sono ancora miti la data in cui far partire i termosifoni si avvicina a poco a poco. Mentre alcuni sognano già di stare sul divano con la coperta e la cioccolata calda però c’è chi pensa di tenere più bassa la temperatura dei radiatori per risparmiare. Anche il più caloroso degli esseri umani però rischierebbe conseguenze gravi stando in una casa non ben riscaldata.
Al di là delle ripercussioni sulle bollette e i consumi infatti è necessario mantenere il corpo in un ambiente con una temperatura accettabile almeno nelle camere. Stare a lungo in stanze poco riscaldate porta prima di tutto alla vasocostrizione dei capillari sanguigni, una condizione che aumenta la pressione del sangue. Non è certo il massimo per chi fa già i conti con problemi di pressione.
A temperature basse inoltre i fluidi diventano più densi e purtroppo il sangue non fa eccezione. Se si addensa però il rischio che si sviluppino più facilmente dei coaguli all’interno di vene o arterie degli arti, che sono le zone più periferiche del corpo. Trombosi, ictus e infarti sono tra le conseguenze più probabili soprattutto negli anziani.
Una casa senza riscaldamento indebolisce le difese immunitarie
Oltre ai problemi a carico del sistema cardiocircolatorio se la temperatura del locale è al di sotto dei venti-ventuno gradi si rischiano anche problemi respiratori. I soggetti che soffrono di asma per esempio rischiano di veder peggiorare gli attacchi e i sintomi a causa dell’aria fredda, che secca e irrita le vie respiratorie. La temperatura più bassa favorisce anche il proliferare del virus dell’influenza, che può farsi persistente e durare più del previsto.
Con il freddo come se non bastasse si ha meno lo stimolo della sete e se l’idratazione si riduce le mucose di naso e gola si seccano diventando ancora più fragili. Per questo sono più vulnerabili alle infezioni e raffreddore e tosse si presentano puntuali appena scendono le temperature. Un modo per attenuare la situazione è cercare di rendere più umidi gli ambienti al chiuso.
L’ideale in casa è una temperatura compresa tra i 19 e i 22 gradi con una percentuale di umidità almeno al di sopra del 40%. In caso sia inferiore a questa soglia si può ricorrere ad umidificatori da applicare ai termosifoni.
